di Andrea Gatti
La locomotiva che vedete nella foto è, nella classificazione delle Ferrovie dell Stato, una D143. Le D.143 sono locomotive diesel-elettriche da manovra pesante e da tradotta, che hanno prestato servizio nelle Ferrovie dello Stato italiane, ottenute dalla ricostruzione meccanica ed elettrica delle Ne 120. Questa locomotiva era stata costruita nel 1943 e immatricolata nel 1944 dal Military Railway Service come n° 1248, diventando nel 1948 per le FS la 1200.026 e nel 1953 la Ne 120.026. Prende la matricola D143-3021 nel 1971.
Insieme alla D143-3019 (MRS 1243) fa parte del parco veicoli storici della Fondazione FS. Un’altra D143, la 3045 (MRS 1242) è vincolata come “bene culturale” dall’Assessorato BBCCAA della Regione Siciliana.
Le locomotive Ne 120 furono costruite dalla società statunitense Whitcomb Locomotive Works in diverse serie dal 1941 al 1945, dopo essere state impiegate sulle reti di diversi paesi del Nordafrica e del Medio Oriente giunsero in Italia nel 1944 con il Military Railway Service, l’equivalente americano del nostro Genio Ferrovieri.
Le Ne 120 erano costituite da un telaio a due carrelli su cui erano montati due avancorpi e una cabina di guida centrale. Nella struttura erano simili ad analoghe e diffuse realizzazioni per altre ferrovie americane. Tutt’intorno un praticabile fornito di corrimano permetteva il passaggio lateralmente e intorno agli avancorpi direttamente dalla cabina di guida. Erano perfettamente bidirezionali. I due carrelli, di tipo semplificato, avevano sospensione a molle elicoidali. Erano fornite di 2 motori diesel costruiti dalla Buda, una azienda dell’Illinois su licenza della Lanova: erano a 6 cilindri, con valvole in testa, e sovralimentati. Ad essi era accoppiata una dinamo generatrice di corrente continua che alimentava i motori elettrici posti sui carrelli. La parte elettrica era di produzione Westinghouse.
D143 3021” di foto di Ale316 di Wikipedia in italiano. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
Military Railway Service
Da “On Point” Fall 2013 – Railroaders in Olive Drab [1] – Traduzione di Andrea Gatti Gotica Toscana npa
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Military Railway Service ha operato tutti i teatri operativi che hanno visto coinvolti i reparti americani. Nel pieno delle attività era formato da undici divisioni, trentatré battaglioni operativi e undici battaglioni officina oltre a unità del genio, delle comunicazioni e polizia militare di supporto ai ferrovieri.
La mossa successiva degli Alleati dopo la liberazione del Nord Africa fu lo sbarco in Sicilia: l’operazione Husky nella notte fra il 9 e il 10 Luglio 1943. Tre giorni dopo il 727th Railway Operating Battalion sbarcò a Licata iniziando immediatamente il suo lavoro sulle linee siciliane. Come scrisse il Gen. Patton, a quattro ore dallo sbarco il battaglione aveva organizzato i lavoratori locali, localizzato gli impianti, messo in pressione le macchine ed iniziato la ricognizione delle linee. Nelle prime 24 ore di operazioni il 727th aveva rifornito la 3d Infantry Division con 400 T di materiale e nei tre giorni seguenti arrivo a 800T al giorno. Durante la campagna in Sicilia il 727th gestì 2200 km di linee ferroviarie utilizzando 300 locomotive e 3500 carri ferroviari muovendo una media di 3400 T al giorno destinati alla 7th Army.
Gli uomini del 719th Railway Operating Battalion all’opera con i bulldozer per riparare l’attraversamento di un fiume distrutto dai tedeschi in ritirata – 13 Dicembre 1943 (National Archives)
Il 9 settembre 1943, con lo sbarco di Salerno, gli Alleati effettuano la prima operazione sul continente europeo. A fronte della forte resistenza opposta dalle truppe tedesche, gli Alleati impiegarono un mese per organizzare le forze destinate all’offensiva per la cattura del porto di Napoli. A tre giorni dall’ingresso a Napoli degli Alleati, il reparto avanzato della 703rd Railway Grand Division (Atlantic Coast Railroad Company) raggiunse il porto per constatare che l’azione combinata dei bombardamenti alleati e le demolizioni tedesche avevano trasformato il piazzale merci in un cumulo di rovine. Louis L. Russel, Technical Sergeant del 713th Railway Operating Battalion lo descrive così: Carri incendiati e distrutti sparsi ovunque, tratti di binario divelti e piegati verso il cielo in un caos indescrivibile.
La locomotive Italiana battezzata “General Mark Clark Special”, in onore del Fifth Army commander Lieutenant General Mark Clark, in pressione sul piazzale merci di Napoli, 13 Novembre 1943. Le unità del Military Railway Service, oltre ai mezzi americani, impiegarono tutti I mezzi locali in grado di funzionare. (National Archives)
Il giorno successivo, ad una analisi più dettagliata, il First Lieutenant R.H. Anderson, un caposcalo di Newton, Kansas, sentenzio: “possiamo far uscire il primo treno da qui per domenica”. Con tutto il personale del battaglione, compreso macchinisti, genieri e pompieri, impegnato nel rimuovere le macerie, la previsione di Anderson si rilevò corretta: il sabato un treno di prova formato da una vecchia locomotiva Italiana e 5 carri si mosse per 6km fuori dal piazzale merci. Quattro giorni dopo, sei treni in grado di trasportare 450T di carico ciascuno cominciarono ad uscire regolarmente dallo scalo. Con lo scalo merci finalmente operativo, Napoli diventò il primo porto di rifornimento della 5th Army.
Bibliografia – Bibliography
- On Point Fall 2013 – Railroaders in Olive Drab: The Military Railway Service in World War II by Lieutenant Colonel Clayton R. Newell, USA-Ret.
- AMERICAN “RAILS” IN EIGHT COUNTRIES – The Story of the 1st Military Railway Service by: Headquarters, Southern Lines of Communications – European Theater of Operations, U.S. Army – February 1945.